Agronica, grazie alla sua profonda conoscenza del mondo agroalimentare, segue per i propri clienti la gestione di
.
.
Segue la progettazione tecnica ed economica, coordina lo svolgimento del progetto, cura la rendicontazione.
e innovazione nazionali e internazionali insieme ad istituti di ricerca privati e Università con il preciso scopo di dimostrare come le tecnologie e i più evoluti paradigmi gestionali informatizzati possano essere applicati allo specifico settore per aumentarne le performance.

FERTIRRINET APP
Estensione del servizio Fert-Irrinet alle principali colture
di interesse fertirriguo e sviluppo di una applicazione per smartphone
Capofila: CER - Domanda n. 5149531 Focus Area 4B Durata
01/04/2020 - 30/09/2022 Contributo concesso 322.897,64 € Responsabile progetto:
Dott. Stefano Anconelli – CER; Responsabile scientifico: Prof. Moreno Toselli –
Università degli Studi di Bologna DISTAL
L’obiettivo generale del progetto consiste nell’estendere
alle principali colture ortofrutticole della Regione, gestite con la
fertirrigazione, i risultati ottenuti in un precedente Piano denominato
FERT-IRRINET, finanziato dal PSR regionale nell’ambito della Misura 16.1.01,
che ha consentito, per le colture analizzate (pomodoro, patata, mais e pero),
di ottimizzare l’impiego dei concimi minerali, riducendo sensibilmente le
perdite azotate e incrementando le rese e la qualità delle produzioni. Al fine
di rendere accessibile il consiglio fertirriguo realizzato da IRRINET ad un
vasto pubblico, si vuole studiare e sviluppare un modello di applicazione per
smartphone e tablet di facile utilizzo che fornisca le principali indicazioni
nutritive (N, P e K) e il consiglio per il loro frazionamento temporale per le
seguenti colture: Vite da vino, Pesco, Albicocco, Melo, Actinidia, Susino,
Ciliegio, Fragola, Cipolla, Melone, Asparago, Carota e Cocomero.
Il prodotto si rivolge a tutti gli agricoltori e ai tecnici
iscritti ad IRRINET interessati anche alla gestione nutritiva delle proprie
colture.

SERVICE
Nuove Sistema informativo GIS-based per la previsione del
rischio di contaminazione da micotossine nei cerali
Capofila: CRPV - Domanda n. 5149128 Focus Area 2A Durata
01/01/2020 - 27/10/2022 Contributo concesso 177.545,28 € Responsabile progetto:
Dott. Claudio Selmi - CRPV Responsabile scientifico: Prof.ssa Paola Battilani –
Università Cattolica del S. Cuore di Piacenza DIPROVES
L’obiettivo principale del Piano è quello di mettere a punto
un sistema informativo GIS-based che verrà implementato attraverso
l’acquisizione della modellistica per la previsione del rischio di
contaminazione alla raccolta da micotossine nei cereali, messa a punto
dall’UCSC di Piacenza, al fine di automatizzare il processo di simulazione ed
espandere all’intero territorio gli output; a tal fine, la piattaforma sarà in
grado di importare automaticamente i dati meteorologici dalla rete ARPAE e da
eventuale sensoristica meteo aziendale e di fornire, sempre in maniera del
tutto automatica, i risultati delle simulazioni espressi con un giudizio
sintetico (rischio assente, basso, medio o alto) per quadrante meteo.
Obiettivo altrettanto fondamentale sarà l’implementazione
del sistema con un approccio di machine learning, per considerare le tecniche
colturali aziendali ai fini di migliorare significativamente l’attendibilità delle
previsioni. A tale scopo la piattaforma sarà in grado di acquisire i dati
agronomici aziendali (lavorazioni suolo, densità di semina, fertilizzazioni,
difesa, irrigazioni, ecc.), permettendo, alle aziende agricole e alle strutture
di assistenza tecnica, la consultazione di mappe territoriali, piuttosto che di
indici e giudizi sintetici, riguardanti il rischio di contaminazione da
micotossine nei cereali alla raccolta, dal livello aziendale fino a quello
territoriale.

SUSYBEST
Sustainable System for Best Tomato and
Maize Production
Capofila: Cooperativa Agricola Braccianti Territorio
Ravennate (C.A.B. Ter.Ra.) - Domanda n. 5150012, Focus Area 4B, Durata 01/04/2020
- 30/09/2022, Contributo concesso 352.040,70 € Responsabile progetto: Dott. Valerio
Raggi – Agronica Group Responsabile scientifico: Prof. Gianni Gilioli – Università
degli Studi di Brescia Agrofood Lab
L’obiettivo riassuntivo del piano progetto è quello
dell’implementazione di un Sistema di Supporto alle Decisioni (DSS) quale
piattaforma software integrata per il controllo della produzione primaria con
un approccio olistico e un paradigma di circolarità e interoperabilità che si
materializza con l’innovativa integrazione e alimentazione sinergica tra
modelli di difesa, irrigazione, fertirrigazione, fenologie, stime produttive,
scelte varietali ed epoche colturali, interventi in campo, vincoli normativi,
con l’intento di migliorare gli aspetti della sostenibilità ambientale e della
produzione delle colture.
Gli obiettivi specifici sono i seguenti:
·
Adattamento di modelli fenologici e di produzione per mais e pomodoro:
strumenti a base modellistica (modello fenologico e modello di produzione)
calibrati e validati localmente per supportare operativamente le scelte
agronomiche.
·
Valutazione delle performance di diverse strategie di adattamento
gestionali per minimizzare gli impatti del clima ed aumentare l’efficienza
d’uso delle risorse (es. variazioni nella gestione dell’irrigazione – epoca,
frequenza d’intervento, dosi; variazioni nelle date di semina – anticipi,
posticipi).
·
Adattamento di modelli di difesa delle principali avversità delle
colture:
·
Piralide del mais: la calibrazione e validazione di un modello
fenologico avanzato per la piralide mais (Ostrinia nubilalis) con simulazione
delle tempistiche di emergenza dei vari stadi di sviluppo del parassita
considerando il potenziale ruolo della mortalità e della fecondità sulla
fenologia della specie, oltre alla considerazione del ruolo della temperatura e
degli estremi climatici sulle tempistiche di emergenza e potenziale impatto del
parassita (densità potenziale normalizzata).
·
Peronospora del pomodoro (Phytophthora infestans) (malattia
crittogamica più pericolosa per le solanacee) e Nottua Gialla del pomodoro
(Helicoverpa armigera) (i cui danni, in Emilia-Romagna, sono gravi e
interessano in gran parte la coltura del pomodoro da industria).
·
Alimentazione dei modelli per la considerazione del tempo di
efficacia dei trattamenti corredata dall’osservazione delle malattie attraverso
il monitoraggio.
·
Ottimizzazione dell’impiego di acqua a fini irrigui e la riduzione degli
input di fertilizzanti chimici e organici attraverso la messa a punto dei
modelli Irrinet-Irriframe (piattaforma ANBI-CER) sia in termini di bilancio
irriguo che di produzione di singolo consiglio di adacquata.
·
Valutazione varietale per epoca di semina/trapianto dei diversi ibridi
per mitigare gli effetti del cambiamento climatico rispettando e possibilmente
migliorando i parametri di produzione e le necessarie calendarizzazioni imposte
dall’industria agro-alimentare.

Circular Farming
Sviluppo di un sistema innovativo di gestione sostenibile e
certificazione degli input produttivi
Capofila: Impresa Verde Emilia Romagna - Domanda n. 5150328,
Focus Area 4B, Durata 01/04/2020 - 30/09/2022, Contributo concesso 356.472,61 €
Responsabile progetto: Ing. Fabrizio Paglierani – Agronica Group; Responsabile
scientifico: Prof.ssa Roberta Masin – Università degli Studi di Padova DAFNAE
Il progetto si prefigge di definire dei modelli di gestione
dei reflui zootecnici che consentano, con il minimo impegno per agricoltori e
allevatori, il controllo informatizzato delle pratiche di spandimento. Con
l’utilizzo di sensori prossimali e remoti è infatti possibile studiare la
variabilità spaziale e temporale di ogni porzione dell’appezzamento rilevando
ed esaminando le diverse caratteristiche pedologiche, chimiche e fisiche del
suolo. In questo ambito il progetto si focalizza sull’analisi e la messa a
punto di pratiche di AP per la nutrizione volte a rendere il processo quanto
più scalabile possibile. Per determinare l’esatto quantitativo di biomassa da
distribuire al fine di mitigare gli impatti ambientali e migliorare le
performance agronomiche è però necessario anche conoscere le caratteristiche
dei reflui utilizzati, in particolare il contenuto di nutrienti e di sostanza
organica. Verranno quindi sviluppati e validati modelli che permettano di
prevedere con la massima precisione possibile tali caratteristiche a partire da
informazioni quali la dieta del bestiame, la razza allevata, il tipo di
stabulazione, il periodo dell’anno ecc.
Conoscendo le caratteristiche del suolo e quelle dei reflui
è quindi possibile gestire gli spandimenti in modo sito specifico andando per
esempio a ridurre gli apporti di letame e liquami in zone con alte dotazioni di
azoto o aumentarli dove il terreno risulti povero di sostanza organica;
diminuire le dosi dove sia presente falda alta riducendo così il rischio di
lisciviazione dei nitrati; o ancora modulare gli spandimenti in funzione della
tessitura, applicando ad esempio dosi basse ma costanti in terreni sabbiosi al
fine di ridurre le perdite di nitrati verso la falda mantenendo allo stesso
tempo la fertilità dei suoli.

SOTTALI
Sostenibilità della filiera carne mediante l’ottimizzazione dell’alimentazione
animale e gestione degli allevamenti con pratiche di agricoltura e di zootecnia
di precisione
Capofila: B.F. Agricola srl - Domanda n. 5202555, Focus Area
3A, Durata 01/04/2021 - 31/03/2023, Contributo concesso 236.458,56 €
Responsabile progetto: Ing. Fabrizio Paglierani – Agronica Group; Responsabile
scientifico: Dott. Aldo Dal Pra – CRPA
L’obiettivo principale del progetto è quello
dell’implementazione di un Sistema informatico integrato di filiera zootecnica
carne, per la gestione di tutte le informazioni necessarie a garantire
tracciabilità, monitoraggio dei risultati di gestione e supporto alla fase di
produzione foraggi e gestione di stalla anche con l’ausilio di sensoristica IoT
per la riduzione degli input produttivi e del relativo impatto ambientale.
Vengono utilizzate tecniche di Zootecnia di precisione per ciò
che attiene la realizzazione quotidiana delle diete somministrate al bestiame ai
fini della riduzione degli errori di razionamento, connessi alla notevole
variabilità qualitativa di fieni, granelle e insilati: i dati mostrano una
variabilità di apporti azotati e fibrosi che può superare il 20% dei valori
teoricamente attesi. Le imprecisioni di razionamenti si riflettono sulla salute
e produttività degli animali e, nell’insieme, portano ad un dispendio notevole
di risorse.
Una alimentazione di precisione che garantisce, attraverso
il costante monitoraggio delle caratteristiche fisico-chimiche delle biomasse,
il corretto bilanciamento alimentare (in termini quantitativi e qualitativi)
dei nutrienti apportati consente di incrementare la produttività e il benessere
animale, ma ha anche ricadute benefiche sull’ambiente. Si riduce infatti
l’eliminazione in ambiente dei residui del metabolismo, come nutrienti
indigeriti, metano e urea, favorendo di contro una loro maggiore ritenzione e
trasferimento in prodotti utili, aumentando così l’efficienza di conversione
degli alimenti. L’effettiva efficacia delle diete adottate e dei sistemi di
precisione utilizzati nel razionamento avviene tramite un monitoraggio a 360
gradi del processo in stalla grazie a campionamenti e rilevazioni. Oltre ad un
più efficiente utilizzo delle sostanze, e quindi migliori performance ambientali
ed economiche, la gestione digitale tanto dei processi agricoli quanto di
quelli zootecnici, può consentire la tracciabilità e la certificazione dei
trattamenti effettuati e delle pratiche implementate.

SMARTSEEDS
SMARTSEEDS
Sviluppo di supporti organizzativi smart al servizio della
filiera sementi per limplementazione di un marchio di origine certificato
Capofila: ASSOSEMENTI_Associazione Italiana Sementi -
Domanda n. 5202554, Focus Area 3A, Durata 01/04/2021 - 31/03/2023, Contributo
concesso 229.964,50 € Responsabile progetto: Ing. Fabrizio Paglierani –
Agronica Group; Responsabile scientifico: Prof. Enrico Noli – Università degli
Studi di Bologna DISTAL
Il comparto produttivo della moltiplicazione sementiera in
Emilia-Romagna riveste un ruolo fondamentale per l’economia agricola del
territorio, per il numero di aziende produttive coinvolte, per le ditte
sementiere impegnate nelle fasi di lavorazione e soprattutto per la bilancia
dei pagamenti essendo il seme prodotto in larga parte esportato.
Attraverso l’introduzione di innovazioni tecniche,
meccaniche e gli adeguamenti alle strutture di lavorazione, si vuole rafforzare
il ruolo della filiera sementi, che già oggi si presenta come una realtà di
eccellenza nel panorama agricolo non solo regionale e nazionale ma anche
internazionale, nella consapevolezza che solo attraverso un continuo
rinnovamento sia possibile mantenere la leadership sul mercato. Le applicazioni
dell’informatica al settore agricolo hanno avuto negli ultimi anni un notevole
sviluppo e il software “Mappatura sementi”, in grado di agevolare la verifica
della distanza fra le coltivazioni sementiere al fine di escludere eventuali
inquinamenti genetici fra le colture in moltiplicazione, ne è un valido
esempio. Il software, già pienamente utilizzato da tutte le ditte riproduttrici
di seme di barbabietola da zucchero e dalle ditte riproduttrici di sementi di
specie orticole, permette la georeferenziazione degli appezzamenti, definendo
attraverso complessi algoritmi le distanze di isolamento e le possibili
interferenze fra colture della stessa specie ma di varietà diverse.
Il presente progetto nasce dalla necessità espressa da tutti
gli operatori della filiera di creare ulteriori supporti informatici da
integrare al portale software “Mappatura sementi” che, oltre ad offrire
garanzie di isolamento spaziale e di qualità genetica, possano aiutare i
tecnici delle ditte sementiere nel controllare in modo più efficace e veloce la
gestione delle colture e attraverso “nuove etichettature” tecnologicamente
evolute, permettere la migliore gestione della catena della tracciabilità
all’ingresso del materiale raccolto nei magazzini di lavorazione e stoccaggio. All’interno
del settore sementiero il progetto si focalizza su barbabietola e girasole da
seme con l’obiettivo di sviluppare strumenti e protocolli operativi facilmente
estendibili anche alle altre colture del settore.

GESTFalda
Estensione del servizio Fert-Irrinet alle principali colture
di interesse fertirriguo e sviluppo di una applicazione per smartphone
Capofila: CER - Domanda n. 5206511 Focus Area 5A Durata
01/04/2021 - 30/11/2022 Contributo concesso 182.172,06 € Responsabile progetto:
Dott. Roberto Genovesi – CER; Responsabile scientifico: Prof. Massimo Guerrero
– Università degli Studi di Bologna DICAM
Il Piano si pone l’obiettivo di fornire strumenti
conoscitivi ed operativi (nuovi moduli nel DSS IrriNet gestito da CER) a
Consorzi di Bonifica ed aziende agricole operanti nella zona costiera della
Regione Emilia-Romagna, per una gestione più oculata dell’acqua irrigua e per
il mantenimento di bassi livelli di salinità nelle acque e nei suoli, oltre a
valorizzare la coltura del riso come indispensabile presidio di aree agricole
altrimenti marginali. Allo stesso tempo, sarà stimato il valore del servizio
ecosistemico, fornito dai medesimi Consorzi di Bonifica, tramite la gestione
della rete consortile di scolo e consegna delle acque, in aree critiche per la
conduzione dell’agricoltura.
Risultati attesi
·
Valutazione del beneficio ecosistemico derivato dalla presenza di
canali irrigui in prossimità della costa, in relazione sia all’efficienza del
trasporto dell’acqua, sia al contrasto al cuneo salino.
·
Valutazione del beneficio ambientale ed economico indotto dalla
presenza di aree umide sul contrasto alla subsidenza, alla salinizzazione del
suolo e il beneficio alle aree agricole prossimali.
·
Realizzazione sul DSS IrriNet di un modulo per il consiglio
irriguo, che tenga conto anche della maggiore frazione idrica da apportare in
presenza di acque e suoli salini (leaching requirement).
·
Realizzazione sul DSS IrriNet di un modulo di calcolo per il
bilancio idrico del riso e determinazione del beneficio ecosistemico
determinato da tale coltura del riso su aree altrimenti marginali per
l’agricoltura.
Le aziende agricole operanti in prossimità della costa ed
iscritte al servizio IrriNet riceveranno nuove funzionalità, sia per
determinare il giusto apporto di acqua alle colture per la lisciviazione dei
sali, sia per la gestione irrigua della coltura del riso. I Consorzi di
Bonifica riceveranno invece gli elementi valutativi necessari per una gestione
ottimale delle acque convogliate nei canali, non solo per ottemperare alle
richieste irrigue delle aziende prospicienti, ma anche per contrastare il cuneo
salino, a difesa delle aree agricole poste più all’interno. In aree a rischio
subsidenza e di difficile gestione idraulica (aree “idraulicamente sensibili”),
i Consorzi riceveranno strumenti per valutare gestioni alternative e gli
eventuali costi e benefici.

SOI-POMI
Sviluppo dei servizi dell’OI per la conoscenza e
l’organizzazione della filiera del pomodoro da industria
Capofila: OI del pomodoro da industria del Nord Italia -
Domanda n. 5112049 Focus Area 3A Durata 01/03/2020 - 31/08/2022 Contributo
concesso 176.977,89 € Responsabile progetto: Dott. Vanni Tisselli – CRPV;
Responsabile scientifico: Prof. Stefano Amaducci – Università Cattolica del S.
Cuore di Piacenza DIPROVES
Obiettivo generale del progetto è quello di rendere sempre più
centrale il ruolo dell’O.I. del pomodoro da industria nell’ambito del processo
che genera informazioni a supporto della filiera, così da poter gestire le
stesse e svolgere un ruolo guida di cerniera fra mondo agricolo e mondo
industriale per una sempre maggiore valorizzazione del pomodoro sui mercati.
Poiché le tecnologie avanzano velocemente, l’O.I. si
prefigura a nome dei propri associati che verranno singolarmente e
collegialmente coinvolti, di mettere a punto un sistema di classificazione
colturale e previsione produttive a partire dalle immagini satellitari Sentinel 2 ESA per derivare informazioni
di carattere tecnico che però potranno servire a meglio programmare i vari interventi sia da
parte dell’azienda agricola che dell’industria di trasformazione. Altro
obiettivo generale è quello di poter disporre in tempo reale di dati durante la
campagna per conoscere le quantità consegnate alle industrie e i loro livelli
qualitativi, così da poter gestire meglio la programmazione delle raccolte e
della trasformazione.

MicotAP
Finanziato nell’ambito delle misure 16 del PSR 2014-2020 del
Veneto. Capofila per la raccolta di cereali DE LOTTO “LA CEREAL” S.R.L.
Il comparto dei seminativi dovrà risultare più resiliente
alle sollecitazioni di un mercato sempre più volatile nei prezzi e nelle
esigenze, dimostrando capacità di agire sulla gestione, sulla riduzione dei
costi di produzione, segmentando l’offerta dei prodotti e fidelizzando i
consumatori, perseguendo la loro soddisfazione rispetto alle esigenze
nutrizionali, salutistiche e ambientali richieste
Ne consegue che il progetto si inserisce, con le valutazioni
tese a razionalizzare il più possibile l’uso di input, con particolare
attenzione al contenimento delle micotossine, in una più ampia necessità di
valorizzazione del mais per dare origine a categorie che permettano di rendere
evidenti e di dare valore alle caratteristiche nutrizionali, bromatologiche e
tecnologiche del mais nazionale.
Sito di progetto >

Oliv-GET
Valorizzazione delle risorse genetiche dell’olivo e
introduzione di nuove tecniche a basso impatto ambientale nell’areale della DOP
di Cartoceto.
PSR Marche 2014/2020 – Misura 16.1 – Sostegno per la
costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di
produttività e sostenibilità dell’agricoltura
Finalità del progetto Oliv-get è l’empowerment della
produzione olivicola della collina marchingiana attraverso azioni pilota
clibrate nell’areale di Cartoceto DOP. L’obiettivo sarà perseguito attraverso
l’introduzione di innovazioni focalizzate sull’aumento della resa, sulla
qualità della produzione e sulla sostenibilità ecologica ed economica. Il progetto
promuoverà la propagazione certificata della cultivar Raggiola. La cultivar è
alla base della produzione DOP ed, in quanto germoplasma localmente
selezionato, è particolarmente adattata alle condizioni ambientali specifiche;
tuttavia nessun materiale genetico certificato è attualmente disponibile per
questa cultivar. Partendo da piantine di alta qualità, il progetto supporterà
impianti razionali suggerendo soluzioni a più alta densità. Le innovazioni
tecniche saranno applicate nella gestione di impianti sia nuovi e che
tradizionali e degli alberi monumentali. Strumenti di rilevamento dedicati e
georeferenziati saranno forniti agli agricoltori come supporto alle decisioni.
Il controllo di patogeni e parassiti, l’irrigazione, la nutrizione e l’epoca di
raccolta saranno tutti calibrati di conseguenza, riducendo così l’impatto
economico e ambientale della cultura e massimizzando la tempestività e
l’efficacia dell’intervento.
Il supporto tecnologico nella definizione dell’epoca di
raccolta aumenterà la qualità dell’olio, rafforzando così il valore della DOP.
L’analisi della qualità dell’olio sarà inoltre adottata come indicatore di
punti deboli nella catena di produzione, stabilendo così un approccio ricorsivo
positivo. Il progetto si concentrerà inoltre sulla formazione tecnica di
professionisti che garantiranno la persistenza e la promozione delle
innovazioni proposte e rappresenterà la nuova generazione di tecnici necessari
per il ricambio generazionale.
Sito di progetto >

Venere PLUS
Valorizzazione energetica ed agronomica di residui di
potatura da colture arboree
PSR 2014-2020 Puglia Misura 16.2 Capofila OP Puglia Olive;
Responsabile Tecnico Scientifico prof Massimo Monteleone Università di Foggia
Dip. Agraria Finanziamento 500.000,00 €; Durata: 1/10/2020 – 5/7/2022
Il progetto ha la finalità di rendere fluido il circuito di
creazione dell’innovazione, promuovere
processi di diversificazione produttiva verso il settore agro energetico,
realizzare processi aggregativi delle imprese ed un modello di filiera corta,
promuovere la gestione sostenibile delle
risorse di fertilità del suolo, la mitigazione dei cambiamenti climatici, il
sequestro del carbonio, il recupero degli scarti e dei sottoprodotti delle
industrie agrarie, contribuire all’autoconsumo energetico delle aziende agrarie
ed agro alimentari secondo un modello di micro generazione energetica.
Obiettivo specifico del progetto è quello di favorire la
destinazione delle potature di olivo alla generazione energetica mediante
pirolisi al fine di evitare la bruciatura dei residui in campo aperto, causa di
inquinamento e incendi, sviluppare una filiera produttiva capace di generare
reddito aggiuntivo ed annullare i costi energetici delle industrie agrarie
(frantoi), ottenere un residuo carbonioso (biochar)
impiegabile come prezioso ammendante del suolo, capace di sequestrare il
carbonio, adottare metodi agronomici innovativi per preservare la sostanza
organica e la fertilità del suolo agrario.

Olive-Matrix
Gestione Olivicola attraverso l’uso di Innovazione e
Controllo
PSR 2014-2020 Puglia Misura 16.2 Capofila OP Puglia Olive;
Responsabile Tecnico Scientifico prof Bernardo De Gennaro Università degli
Studi di Bari DISAAT; Finanziamento 500.000,00 €; Durata: 1/10/2020 – 5/7/2022
Al fine di rafforzare il coinvolgimento degli agricoltori
nel processo di modernizzazione si intende promuovere, nel settore olivicolo,
un approccio tecnologico che sia in grado non solo di aumentare l’efficienza
dell’uso delle risorse, ma anche di supportare le decisioni necessarie per
gestire le variabili di processo. Allo scopo, il progetto intende fare
riferimento a tecnologie abilitanti attraverso le quali acquisire ed
interpretare specifiche variabili di contesto.
Obiettivi specifici del progetto sono la riduzione del gap
di competitività tra il modello di olivicoltura pugliese e quelli dei paesi
concorrenti, il miglioramento ed efficientamento del modello decisionale su
principali operazioni colturali che impattano su ambiente e bilancio aziendale
(difesa e gestione irrigua), definizione di Protocolli Operativi con metodi di
rilevazione di precisione e l’utilizzo di Innovation Technologies per
migliorare e incrementare la definizione dell’attività di monitoraggio
preventivo, il miglioramento delle tempistiche di comunicazione dei dati
sensibili presso i destinatari e utenti finali.

MIDAR
PSR 2014-2020 Umbria Misura 16.1 Focus Area 2A; Capofila: Trasformatori
Tabacco Italia; Finanziamento 596.647,91 €; Durata: 1/10/2020 – 30/9/2022
Il progetto affronta la governance nell’uso dell’acqua in
agricoltura supportata dalle più moderne tecnologie e al fine di efficientare
la produzione agricola e garantire i benefici ambientali e sociali al contesto
territoriale di riferimento. Scopo principale del progetto è pertanto quello di
sperimentare su scala di distretto irriguo un modello innovativo per l’uso
della risorsa idrica in agricoltura che tenga conto del principio di
competitività imprenditoriale e gli obiettivi dello stato quantitativo
dell’acquifero di riferimento. Il tutto attraverso lo sviluppo di un modello
organizzativo e tecnologico in grado di governare la domanda, monitorare
l’efficienza della rete di distribuzione, i volumi erogati all’utenza e la
relativa tariffazione, promuovendo nel contempo un uso razionale della risorsa
stessa per le colture irrigue del territorio servito. Il modello previsionale
consente di prefigurare diversi scenari di gestione in fase di programmazione
degli ordinamenti colturali, quindi di valutare eventuali squilibri
nell’utilizzo dell’acqua irrigua che possono essere gestiti in chiave proattiva
nella pianificazione agronomica dell’attività in campo. Si ravvisa inoltre
l’esigenza di integrare il tutto con un sistema di gestione e con la rete di
monitoraggio garantendo una attualizzazione della previsione in funzione degli
andamenti climatici presenti e futuri.
L’approccio utilizzato è del tipo bottom-up, quindi governare
ed efficientare le richieste irrigue delle aziende, per poi gestire la rete di
distribuzione in modo da rispondere alle relative esigenze. La metodologia
applicata prevede l’utilizzo delle nuove tecnologie a tutti i livelli, come il
consiglio irriguo a livello aziendale ed il monitoraggio e gestione in tempo
reale dei parametri idraulici fondamentali della rete di distribuzione. Tutto
questo, se opportunamente calibrato, permetterà di effettuare un dettagliato
monitoraggio della domanda e quindi dei consumi d’acqua ad uso irriguo e dei
conseguenti criteri di tariffazione, conformemente a quanto richiesto a livello
di direttive europee

Water4AgriFood
Il progetto “Water4Agrifood. Miglioramento delle produzioni
agroalimentari mediterranee in condizioni di carenza di risorse idriche"
cerca di trovare una soluzione al problema della carenza d’acqua disponibile
per le aziende agricole e, più in generale, ne mette in evidenza il valore ai
fini produttivi. Il progetto Water4Agrifood mette insieme le competenze del
mondo industriale e le conoscenze accademiche per costruire gli strumenti
adatti a utilizzare al meglio le risorse idriche a disposizione delle aziende
agricole.
Progetto Codice ARS01_00825 - Area di Specializzazione
“Agrifood”, PON R&I 2014-2020 e FSC
Sito di progetto >